Succede quasi ogni anno che aumentino le richieste di un percorso di psicoterapia proprio con l'arrivo del periodo dedicato in genere
alle vacanze estive.
Potrebbe apparire strano avvertire un bisogno così urgente di una consulenza psicologica orientativa in un momento in cui il solo pensiero
del piacere di una vacanza imminente sarebbe sufficiente a farci sentire meglio. Invece può accadere il contrario: nulla di strano
nel cercare aiuto proprio quando le nostre ferie sono imminenti.
Il periodo estivo appare, infatti, simile ad un "capodanno", cioè un momento in cui non solo si portano a termine questioni
di lavoro, ma si formulano, anche involontariamente, bilanci affettivi, relazionali ed esistenziali della nostra vita.
In termini semplici, è un periodo in cui si fanno paragoni e confronti su come si stava prima e come si sta attualmente. Ci si chiede:
"Ma come mi sentivo, cosa facevo l'estate scorsa? Cosa è cambiato in peggio o in meglio rispetto agli obiettivi che, anche in modo
non pienamente consapevole, mi ero proposto?"
Ansia, depressione... in vacanza. Come i periodi che segnalano il passare del tempo, come compleanno, Natale, Capodanno, ecc., anche in questo caso è inevitabile avvertire un bisogno di una "resa dei conti" con se stessi, che spesso appare urgente e talvolta può configurarsi come un'esperienza drammatica, particolarmente difficile da gestire.
Le festività in generale e anche il periodo estivo possono evidenziare aspetti critici della propria storia familiare: un
lutto doloroso non elaborato, un abbandono, la fine di un rapporto importante o difficoltà relazionali di vario genere. Oppure emergono
con più forza rimpianti, immagini di occasioni non pienamente colte, ricordi di momenti in cui sentiamo di "essere stati molto meglio
di ora".
Questi solo solo alcuni punti che possono ragionevolmente spingerci a cercare un aiuto psicologico proprio quando un periodo di riposo è
imminente.
Talvolta è l'idea stessa di andare in vacanza a creare disagio: magari non si è convinti dei viaggi
o del modo in cui abbiamo organizzato le nostre ferie. Possono nascere discussioni con gli altri, ma anche... con se stessi.
Spesso capita che le aspettative che ci eravamo creati risultino eccessive e si passi facilmente da uno stato di entusiasmo ad uno più
depressivo.
Lo Psicoterapeuta, consapevole di questi fattori, spesso accetta consulenze orientative, che possono essere utili per impostare il lavoro successivo di rivisitazione delle motivazioni profonde che creano un disagio così significativo: si tratterà di analizzare i punti maggiormente critici personali.
La pausa estiva potrà servire a chi chiede aiuto anche per riflettere meglio su ciò che emerge dagli incontri orientativi
con lo psicoterapeuta.
Certamente ci sarà da valutare anche se iniziare subito il percorso, qualora il malessere risulti particolarmente significativo.
In caso sia possibile rimandare, gli incontri possono servire, ad esempio, a ipotizzare un "diario di viaggio" legato ai punti più
critici emersi. Il paziente potrà annotarsi i momenti in cui avverte di più la propria sofferenza (luogo, situazione, persone
presenti, eventi che precedono l'insorgere del problema, ecc.).
In questo modo si creano le basi per un percorso successivo da proseguire, con il giusto tempo necessario, terminate le ferie.
A Milano, presso il mio Studio privato, potremo cominciare insieme anche subito un percorso terapeutico volto ad indagare le motivazioni nascoste dietro il malessere scatenato da una vacanza imminente.
Per contattare il Dr. Andrea Arrighi puoi chiamare il numero 329.2921893 oppure inviare una mail compilando i campi sottostanti